29 settembre 2007

Saturday morning, and who's gonna play with me?

Una bella mattinata.
Non è il momento di dire qualcosa; non è il momento di aggrottare le sopracciglia per vedere, ascoltare, capire; è il momento di attendere sereni che i fiocchi di neve si adagino delicatamente sull’asfalto. Poi godersi lo spettacolo della materia che si trasforma. L’acqua rifletterà la luce, laverà le superfici, si contaminerà. Solo più tardi, la sera, qualcosa sarà svelato. Oppure scegliere di addormentarsi e guardare fuori all’indomani, quando sembrerà che il sole caldo abbia cancellato via tutto…e scoprire meravigliati che qualche traccia, apparentemente misteriosa e imperscrutabile, è rimasta. Si è aggrappata al presente per consentire che il viaggio prosegua…




La vignetta è di Schulz.

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