10 novembre 2007

Le parole d'autunno

Lungo silenzio. Il tempo è scandito da un rumore di sottofondo di lavatrice in funzione e dal ticchettio incessante di un qualche orologio appeso chissà dove. R non se ne capacita, e ci mette qualche secondo a capire che non si tratta del suono delle lancette di un orologio bensì della classica goccia che cade dal rubinetto nel lavandino della cucina. Paperino non chiudeva occhio per molto meno!

Basta tuffarsi fuori dalla notte per cavare dall'aria intorno saporiti spicchi di autunno.

C'è pure vento. Prende a schiaffi una busta di plastica impigliata nella ringhiera del balcone di casa di F. L'inesprimibile senso di vuoto a rendere, o a perdere, affolla la mente di R alla ricerca di un'ispirazione, un segno in grassetto sul marciapiede che suggerisca nuove coordinate. Non ci sono che dune all'orizzonte, tutte uguali. Le cose più interessanti di questi giorni non sono state fermate su un pezzo di carta, e sono scappate via. Forse è stata una scelta volontaria, seppur inconscia. ILLUSTRE PERSONAGGIO SIMBOLO DI LIBERTA' NON SOSTITUIBILE PERDONSI TRISTEMENTE. Caspita! Non ci voleva, R e tanti altri non riuscivano a crederci, quasi.

L è qui, era e sarà altrove. Ma la questione è forse più grande e arzigogolata. Che succede nel "muscoletto bicamerale" nel petto di R? Houston chiama Apollo. Quanto ci vorrà per ripensare, rivedere, ricredere, avere qualche piccola traccia di shine nelle sue membra...? Abbraccio. Forte.

Tempo.

Una stagione sgrammaticata e claustrofobica cercherà di inghiottire i nostri eroi, ne rosicchierà la scorza infreddolita per succhiarne poi lentamente il dolce succo malinconico che circola negli organi più interni. Buongustaio questo autunno parco di emozioni, avaro di consigli, pavido nelle scelte. D'ora in poi si dovranno scegliere le mattonelle giuste su cui poggiare i piedi, godendosi sempre ogni passo, giorno dopo giorno dopo giorno...

L'autunno è nella mente, non nelle foglie.

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