29 settembre 2007

Saturday morning, and who's gonna play with me?

Una bella mattinata.
Non è il momento di dire qualcosa; non è il momento di aggrottare le sopracciglia per vedere, ascoltare, capire; è il momento di attendere sereni che i fiocchi di neve si adagino delicatamente sull’asfalto. Poi godersi lo spettacolo della materia che si trasforma. L’acqua rifletterà la luce, laverà le superfici, si contaminerà. Solo più tardi, la sera, qualcosa sarà svelato. Oppure scegliere di addormentarsi e guardare fuori all’indomani, quando sembrerà che il sole caldo abbia cancellato via tutto…e scoprire meravigliati che qualche traccia, apparentemente misteriosa e imperscrutabile, è rimasta. Si è aggrappata al presente per consentire che il viaggio prosegua…




La vignetta è di Schulz.

05 settembre 2007

Verso il V-Day...

L'iniziativa promossa da Beppe Grillo che avrà luogo l'8 settembre ("un giorno di informazione e di partecipazione popolare") mi ha riportato alla mente alcuni brani di Pier Paolo Pasolini che mi sono ricapitati sotto gli occhi sfogliando il libro Pasolini - Un delitto italiano di Marco Tullio Giordana (ed. Mondadori); già nel lontano 1975, poco prima della sua morte, egli chiedeva, dalle pagine dei giornali, che si svolgesse un Processo per l'intera classe dirigente italiana per:


...indegnità, disprezzo per i cittadini, manipolazione del denaro pubblico,
intrallazzo con i petrolieri, con gli industriali, con i banchieri, connivenza
con la mafia, [...] distruzione paesaggistica e urbanistica dell'Italia,
responsabilità della degradazione antropologica degli italiani, responsabilità
della condizione, come suol dirsi, paurosa delle scuole, degli ospedali, e
di ogni opera pubblica primaria, dell'abbandono "selvaggio" delle campagne,
dell'esplosione "selvaggia" della cultura di massa e dei mass-media, della
stupidità delittuosa della televisione...
*

Non credo di scoprire nulla di nuovo nel notare quanto queste parole siano ancora oggi, ahimè, di grande attualità, come del resto molti altri interventi di Pasolini a proposito dei problemi e delle condizioni del nostro Paese e delle sue istituzioni.





*Su "Il Mondo" del 28/08/1975, raccolto in P.P. Pasolini, Lettere luterane, Torino 1977, p. 115