19 dicembre 2006

Merlino


Il ritorno a Demezia

Merlino era solo. Finalmente. Lanciò un grido, che si perse lungo il sentiero. Poi, spada in pugno, si lanciò in una corsa senza meta. Saettò tra i rami, s'affannò a risalire i poggi. Cadde, si rialzò, la spada sempre in pugno. Amado, il suo cavallo, lo seguiva a piccolo trotto, disorientato da quel suo andare zigzagante, affannato. Quando lui si fermò a riprendere fiato, lo raggiunse e gli nitrì sul collo un richiamo breve. Merlino non aveva orecchie, né occhi, né cuore. Allontanò il cavallo e s'arrampicò velocemente su una roccia. Restò lì, in piedi. Gli occhi chiusi, portò al petto la spada, con delicatezza, quasi avesse tra le braccia un cristallo. La strinse, mormorando il nome di Deer, suo nonno. E pianse. Finalmente, lasciò che l'emozione e il dolore per la morte di Deer trovassero sfogo.
Un nitrito ancora. Il suo cavallo lo aspettava ai piedi della roccia. Merlino scese agilmente e lo cavalcò a pelo. Diede di sprone e si inoltrò là dove era più fitta la foresta e frequenti i coni d'ombra. Voleva nascondersi, sparire, sciogliersi dentro il bosco, confondersi con la terra e i rami. E restare zitto per il tempo che avrebbe preteso il suo dolore a ricomporsi.
"Merlino"
Qualcuno chiamava il suo nome. Lontano. Non avrebbe voluto rispondere ad alcun richiamo ma quella era la voce, la sola voce, a cui sapeva di poter affidare il suo dolore.
Enid lo attendeva. Con il suo aiuto, Merlino avrebbe affrontato quel giorno e il suo popolo secondo la dignità e la responsabilità che gli toccavano. Da Re.
"Non ne avrò la forza" aveva mormorato lui.
Solo lo sguardo sereno di Enid sembrava averlo confortato. Almeno per un po'.


(da La magia di Stonehenge, romanzo di Luisa Mattia, edizioni e/o)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Caro Riccardo-Superpollo-Sinibaldi, grazie di aver messo un brano dal mio libro. Fa un certo effetto, a dirti la verità, vederlo pubblicato sul tuo blog. Così come mi ha fatto un bellissimo effetto ascoltarti leggere , durante la presentazione, i brani del mio libro alla Fiera della Piccola Editoria, lo scorso 8 dicembre.
Luisa
Le storie scritte cambiano spessore e si arricchiscono quando trovano una "voce". Il mio Merlino ha trovato la tua e ne sono stata davvero contenta. Con il nuovo anno replicheremo l'esperienza di lettura in pubblico, spero. E stavolta racconteremo la trilogia di Merlino (insomma, non integralmente, s'intende) grazie alla tua voce recitante.