T'invito al viaggio,
in quel paese che ti somiglia tanto,
i soli languidi dei tuoi cieli annebbiati
hanno per me l'incanto dei tuoi occhi
quando brillano, offuscati.
Laggiù tutto è ordine e bellezza,
calma e voluttà.
Il sole si addormenta
in una calda luce di giacinto e dorme.
Dormono pigramente i vascelli vagabondi
arrivati da ogni confine
per soddisfare i tuoi desideri,
i tuoi desideri.
Poesia di Manlio Sgalambro, Invito al viaggio di René Magritte
2 commenti:
In realtà è tratto da Baudelaire, Les Fleurs du mal.
Bravo. E' una sorta di adattamento o rivisitazione poetica dell' "Invito al viaggio" (53) di Baudelaire.
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