12 dicembre 2007

Chiazze d'olio...


[...] Perché credi che la mia porta sia sempre chiusa? Perché ho paura di aprirla, paura dei vostri silenzi e dei rumori del mondo. Ti sei sempre chiesto perché io non leggo i giornali e non vedo le notizie in tv. Per una semplice ragione: perché mi fanno paura. Mi sembrano una chiazza d'olio che progressivamente copre la realtà. Sono tutte storie di sangue e di distruzione, di odi e di minacce. E' un mondo senza buone notizie. E non credo che ci siano e qualcuno le nasconda. Credo che non siamo più in grado di fornirne a noi stessi. Produciamo gadget per consolarci e ci appassioniamo per futilità mentre le cose che contano vanno a puttane. Lì dentro, nella mia stanza, ho tutto quello che mi fa vivo. E ciò che manca lo cerco all'aria aperta, nelle persone che incontro, che imparo a stimare o ad amare. Nelle prodezze della natura e dei colori. Per il resto lì ho ciò che mi serve. Mi appassiono sul serio, ormai, solo alle grandi catastrofi, quelle che possono cambiare davvero il corso della storia e della vita. Dei piccoli slittamenti dell'olio verso di me preferisco non occuparmi. Vorrei fermarli, ma non so come. E allora li ignoro, mi separo dalla grande rete della comunicazione, ne costruisco una tutta mia. D'altra parte, papà, non vedi che i ragazzi vivono con le cuffiette? Le usano quando fanno dieci passi o la notte o quando si incontrano tra loro. Non vogliono concedere a questo tempo il lusso di farli diventare pazzi. Ci hanno tolto ogni speranza di condividere e ci hanno chiuso in un luccicante supermercato nel quale tutto si può comprare ma dal quale è impossibile uscire. [...]



Tratto dal romanzo di Walter Veltroni La scoperta dell'alba, Rizzoli

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