24 giugno 2006

Appunti sul treno - ore 21.28

Tracce di "Il ragazzo-farfalla" o qualcosa di affine...



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Sono stanco, sudato, mi sento sporco, e devo andare a cagare da circa tre ore (non mi sono ancora imbattuto in un bagno degno di questo nome!)... eppure sto benissimo. Sento le mie difese abbassate, i miei nervi pronti. Penso che in questo momento potrei affrontare qualsiasi tipo di situazione (forse anche una cena di gala). Sto bene perchè mi sento vivo, attivo, non ho niente da perdere. Chiedetemi pure di lanciare un urlo tra la folla alla stazione, non mi sentirò un "fuckin' loser" del cazzo, semmai il vincitore della sfida con me stesso. Non mi resta che fare un respiro profondissimo, che renda ciclopico il mio tronco esile, e sentirmi di nuovo nudo e avvinghiato alla terra. Solo così potrò sfruttare le ali colorate e sottili che mi sono spuntate una mattina sulla schiena. Solo così potrò volteggiare tra un polline e l'altro e respirare almeno qualche soffio di vita a pieni polmoni.

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